Percorsi alternativi e atipici di produzioni video: video biografie, interviste, docu-fiction, mockumentary e servizi video giornalistici ma soprattutto un grande AMORE per il CINEMA!
giovedì 25 settembre 2008
ENRICO MAGRELLI NON E' UN FREAK: peccato!
Carissimo Magrelli è il mio fastidiosissimo attacco al critico, ex enfant prodige di Filmcritica- esordio nel 1976 con recensione su Adele H-; Magicamente Magrelli sarà la chiusura di una non intervista, di una non conversazione con tanto di mis-understanding. Ma perchè il nuovo braccio destro del bravo Muller era così seccato? L'ultimo giorno davanti al "Des Bains" si tiravano le somme di un Festival così forse ingiustamente criticato e il Tribunale d'Inquisizione era già sul piede di guerra contro Muller and Company- compreso Magrelli-. Agli Atypici, Muller piace per le scelte coraggiose del passato- retrospettive sul western, sul cinema di genere e Tarantino, molto Tarantino- e per qualche buon film in concorso quest'anno- The Wrestler, Encarncao do demonio, Arcana, Vegas: based on a true story, ecc. Gli si può rimproverare Wenders come "Presidente di giuria"- lo era già stato a Torino con Moretti-, il Premio Bianchi a quella cariatide vetero-ideologica di Montaldo- in futuro si saprà perchè-, forse Opzetek, ma come dice GIUSTAmente Giusti, piace al pubblico medio che si beve Ciak e cazzate varie- il cinema è purtroppo anche questo- . Torniamo al nostro compassato e gentile Magrelli - che è anche ideatore e conduttore di Hollywood Party/ Rai3- e al nostro atypical mood di approcciare i VIPS. Questo gentil rifiuto di Enrico ci ha preso in contropiede, noi abituati ad essere o accettatti o mandati a fanculo. Magrelli non è quindi un freak, come la maggior parte dei critici di un certo livello, che avrebbero scelto l'opzione a) o la b). La mia è una semplice constatazione cui sono arrivato dopo anni di Festival: Enrico Ghezzi, di cui sto leggendo la magnifica monografia su Kubrik, ha seri problemi di deambulazione e solipsismo. Marco Giusti, con l'amico-rivale in difficoltà, è ormai il principale punto di riferimento di giovani critici, Movie Brats, cinefili, ecc, ma nonostante l'enorme successo- da Blob a Stracult, il dizionario sul Western, ecc ecc- continua a balbuziare. Tatti Sanguineti, figura eclettica a metà strada tra critica, recitazione, TV, saggistica, è un Freak- ve lo posso assicurare-. E poi Freccero, Steve Della Casa e il labbro leprino, Gregorio Napoli e l'apparecchio acustico, ecc....Rimane Magrelli, l'unico a non avere un difetto, un tic o una semplice patologia. PERCHE'????????
A proposito, io ho i piedi piatti, e 2 filtri nel naso per una rinoplastica non riuscita!!!
Segnalazioni: su Scaglie si parla di "Freaks"
dal Contenebbia de "La Grande Abbuffata"
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4 commenti:
due che mi piacciono molto: Goffredo Fofi e Pino Bertelli...solo dai freaks comunque può arrivare il cambiamento ormai, il finale di "El Topo" di Jodorowsky e di "L'uomo a una dimensione" di Marcuse lo dicono a chiare lettere...Freak out!
Freak out=Atypical out, non c'è altra soluzione per la nostra diversità!
Post strepitoso caro Walter; continuo sempre a seguirti e l'idea di uno "Sguardo Atypico" sulle cose penso possa essere l'inizio di una nuova poetica.
Speriamo! Io sono fiducioso che qualcosa di buono possa saltare fuori, anche aldilà del discorso prettamente poetico!
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