Carissimo Magrelli è il mio fastidiosissimo attacco al critico, ex
enfant prodige di
Filmcritica- esordio nel 1976 con recensione su
Adele H-;
Magicamente Magrelli sarà la chiusura di una non intervista, di una non conversazione con tanto di
mis-understanding. Ma perchè il nuovo braccio destro del bravo
Muller era così seccato? L'ultimo giorno davanti al
"Des Bains" si tiravano le somme di un
Festival così forse ingiustamente criticato e il
Tribunale d'Inquisizione era già sul piede di guerra contro
Muller and Company- compre

so
Magrelli-. Agli
Atypici, Muller piace per le scelte coraggiose del passato- retrospettive sul
western, sul
cinema di genere e
Tarantino, molto
Tarantino- e per qualche buon film in concorso quest'anno-
The Wrestler,
Encarncao do demonio, Arcana, Vegas: based on a true story, ecc. Gli si può rimproverare
Wenders come "
Presidente di giuria"- lo era già stato a
Torino con
Moretti-, il
Premio Bianchi a quella
cariatide vetero-ideologica di
Montaldo- in futuro si saprà perchè-, forse
Opzetek, ma come dice
GIUSTAmente Giusti, piace al pubblico medio che si beve
Ciak e cazzate varie- il cinema è purtroppo anche questo- . Torniamo al nostro compassato e gentile
Magrelli -
che è anche ideatore e conduttore di Hollywood Party/ Rai3- e al nostro
atypical mood di approcciare i
VIPS. Questo gentil rifiuto di
Enrico ci ha preso in contropiede, noi abituati ad essere o accettatti o mandati a fanculo.
Magrelli non è quindi un
freak, come la maggior parte dei critici di un certo livello, che avrebbero scelto l'opzione a) o la b). La mia è una semplice constatazione cui sono arrivato dopo anni di
Festival:
Enrico Ghezzi, di cui sto leggendo la magnifica monografia su
Kubrik, ha seri problemi di deambulazione e solipsismo.
Marco Giusti, con l'amico-rivale in difficoltà, è ormai il principale punto di riferimento di giovani critici,
Movie Brats, cinefili, ecc, ma nonostante l'enorme successo- da
Blob a
Stracult, il
dizionario sul Western, ecc ecc- continua a
balbuziare.
Tatti Sanguineti, figura eclettica a metà strada tra critica, recitazione, TV, saggistica, è un
Freak- ve lo posso assicurare-. E poi
Freccero,
Steve Della Casa e
il labbro leprino,
Gregorio Napoli e l'
apparecchio acustico, ecc....Rimane
Magrelli, l'unico a non avere un
difetto, un tic o una semplice patologia.
PERCHE'????????A proposito, io ho i piedi piatti, e 2 filtri nel naso per una rinoplastica non riuscita!!!Segnalazioni: su
Scaglie si parla di "
Freaks"
dal
Contenebbia de "
La Grande Abbuffata"
4 commenti:
due che mi piacciono molto: Goffredo Fofi e Pino Bertelli...solo dai freaks comunque può arrivare il cambiamento ormai, il finale di "El Topo" di Jodorowsky e di "L'uomo a una dimensione" di Marcuse lo dicono a chiare lettere...Freak out!
Freak out=Atypical out, non c'è altra soluzione per la nostra diversità!
Post strepitoso caro Walter; continuo sempre a seguirti e l'idea di uno "Sguardo Atypico" sulle cose penso possa essere l'inizio di una nuova poetica.
Speriamo! Io sono fiducioso che qualcosa di buono possa saltare fuori, anche aldilà del discorso prettamente poetico!
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