martedì 6 luglio 2021

LE IENE (RESERVOIR DOGS) - videorecensione di Walter Ciusa

Signori, il primo Tarantino. Una crime-story in forma di kammerspiel, con dialoghi magnifici (Quentin è innanzitutto un sublime sceneggiatore, poi un regista). Una rapina finita male, i reciproci sospetti, la resa dei conti in un hangar, il massacro. Film povero e di pochi mezzi, ma il genio si vede già tutto. Tesissimo. Violenza spettacolarizzata e voluttuosamente accarezzata dalla macchina da presa al limite della pornografia. Quentin è anche attore (forse per risparmiare?), in un cast che va da Tim Roth a Harvey Keitel. Film di debiti (Tarantino ha preso da molto cinema precedente, soprattutto da Rapina a mano armata di Kubrick nella scomposizione-frammentazione della struttura narrativa) e di crediti (saranno in molti a rubare da qui). Memorabile il cazzeggio – con Tarantino il cazzeggio acquista dignità letteraria – su Like a Virgin di Madonna. Del 1992, Le iene è l’incunabolo non solo del cinema del suo autore, ma anche di parecchio cinema futuro. Con un dubbio: non è che a tutt’oggi resti il miglior Tarantino?

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