
Il governo francese lo ha nominato “Officier des Arts et des Lettres”; è la sua unica decorazione).... continua
Incontrato al Festival del Cinema, mi è sembrato subito disponibile e anche curioso, per nulla conformista ed omologato, come una parte dei critici che si piegano ai poteri forti editoriali e televisivi. Si è subito dissociato dall'operazione Muller, mai in chiave polemica, ma come messaggio d'amore verso il cinema che veramente ama: quello occidentale, se poi è in lingua francese ancora meglio. Tra l'altro aveva con sè un DVD della "Grande Illusione" di Renoir, film del 1937, che per fortuna anch'io avevo visto. Un uomo d'altri tempi, grande nostalgico dei films di Melville- uno dei padri dl noir- ma anche totalmente all'oscuro della presenza di un mostro sacro del cinema come David Cronenberg. Fava ci racconta anche di quando Elio Petri- "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto"- nell'atto di recensire uno dei tanti capolavori di John Ford, fu obbligato dalla redazione a scrivere: " Un film del fascista Ford".
1 commento:
fantastico
s
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