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mercoledì 16 novembre 2011
Wunderkammer presenta: ABBALLATI ABBALLATI! Ensemble Al Qantarah by Atypicalmovie
I brani in programma provengono essenzialmente da due raccolte: i Tropari di Catania del XII secolo, conservati presso la Biblioteca Nazionale di Madrid (ms. 19421) e trascritti da D. Hiley, e il Corpus di musiche popolari siciliane (Palermo, 1957), che contiene i brani raccolti “sul campo” da Alberto Favara quasi un secolo fa.
Il gruppo, partendo da queste fonti (che tra l'altro consentono una contestualizzazione ben assortita, spaziando dal religioso al laico, dal colto al popolare), intende tracciare un quadro storico relativo alla cultura dell'età medievale nell'isola, con particolare riferimento all'età federiciana, sottolineando le influenze musicali di origine autoctona, araba, bizantina, normanna, provenzale (non a caso Al Qantarah, il nome scelto dal gruppo, in arabo significa il ponte). Lo strumentario utilizzato appare in evidente sintonia con quest'intento.
ORGANICO E STRUMENTARIO
Fabio Accurso: ud, daf, voce
Roberto Bolelli: voce, scattagnetti
Donato Sansone: friscalettu, daf, darabukka, symphonia, voce
Fabio Tricomi: viella, tar, ud, zarb, flauto da tamburo, tammureddu, marranzanu, lira, voce
Igor Niego: tammureddu, riqq, tammorra
Dopo il successo del primo concerto, svoltosi al Palazzo del Governo, che ha visto protagonisti André e Rolf Lislevand e Paola Erdas continua mercoledì 9 novembre, alle 20.30 alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti la fitta serie di concerti di musica antica del Festival Wunderkammer (www.wunderkammer.trieste.it), festival che vanta la collaborazione con il REMA (Rete Europea della Musica Antica), la terza rete RAI, Radio e TV Koper-Capodistria e Telequattro.
Con un programma dal titolo Abballati, Abballati!, formato da brani che illustreranno il paesaggio sonoro della Sicilia di Federico II, tra musica tradizionale, sacra e cortigiana, l’ensemble Al Qantarah ridarà suono alla Sicilia medievale multietnica, una Sicilia che risulta essere di insospettabile attualità se ci si reca in una delle tante località della Sicilia dove ancora hanno luogo i riti della Settimana Santa, in cui suoni antichissimi sono ancora parte integrante della quotidianità di tante persone. Lo strumentario utilizzato dai membri del gruppo conferma chiaramente questo aspetto, in perfetta sintonia con la ricostruzione multietnica del repertorio, affiancando a copie di strumenti del medioevo colto gli strumenti della tradizione siciliana, araba e persiana.
L’ensemble Al Quantarah (nome che significa ponte) si è formato a Bologna nel 1990 intorno ad un progetto di ricerca sulla musica siciliana, basato soprattutto sul confronto tra repertori del medioevo colto e la tradizione orale tutt'oggi in vita, includendo anche repertori di musica araba e mediorientale. I componenti del gruppo (tra cui anche il liutista Fabio Accurso, nato a Gorizia, ma residente da molti anni a Trieste) vantano una notevole esperienza sia riguardo alla pratica musicale che alla ricerca musicologica e alla didattica; provengono tutti da importanti formazioni di musica antica ed etnica, con le quali hanno effettuato numerosi concerti in Italia e all'estero, partecipando anche a diverse incisioni discografiche, radiofoniche e televisive.
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