venerdì 26 giugno 2009

Collateral by Micheal Mann

Michael Mann si conferma ancora una volta fra i migliori registi d'azione e presenta alla Mostra del Cinema di Venezia, un lungometraggio con continui cambi di ritmo che si svolge, temporalmente, tutto in una notte.
Los Angeles, atmosfera sincopata. Max, tassista modello, compie una corsa con un procuratore donna che avrebbe dovuto discutere un caso in tribunale la mattina successiva. Immediatamente dopo, un nuovo cliente, Vincent, che gli fa una proposta allettante, accompagnarlo per l'intera notte in cambio di 700 dollari. Max si fa convincere, senza sapere che da quel momento avrebbe iniziato un viaggio allucinante. Vincent è infatti un killer di professione che deve regolare i conti con cinque persone, una delle quali, a sua insaputa, sta a cuore al conducente di taxi.
Difficile dichiarare se l'elemento più coinvolgente di questo riuscito action movie sia quello visivo o quello della sceneggiatura. I primi piani strettissimi, la notte losangelina, il montaggio serrato (spettacolare la scena della discoteca con un incessante e ipnotica musica martellante) e l'uso del digitale che rende le immagini notturne più nitide con un conseguente iperrealismo, si fondono con i dialoghi ironici, a volte tarantiniani, fra Vincent e Max, e che lentamente assurgono a una sfida sulle orme delle regole dell'arte della guerra di Sun Tzu.
Tom Cruise e Jamie Foxx si affrontano a viso aperto diretti da un nuovamente grande Mann, saggia mano del cinema adrenalinico di classe.

L'Ultimo Spettacolo- The last Picture Show- by Peter Bogdanovich


Locandina L'ultimo spettacolo

1951, in una piccola città del Texas. Il vecchio proprietario del cinema muore e lascia il locale al giovane Sonny che si trascina annoiato tra un'amante quarantenne e l'amicizia protettiva con un ritardato mentale. È una metafora intrisa di tristezza sulla fine di un cinema e di una generazione. Brillante e toccante tranche de vie nel Texas. B. Johnson e C. Leachman vinsero un Oscar. Ottimo bianconero di Robert Surtees. Sceneggiato dal regista con Larry McMurtry, autore del romanzo (1966) omonimo. 1° film di C. Shepherd. Seguito da Texasville. Nel 1990 P. Bogdanovich ne ha curato un'edizione speciale in laserdisc più lunga di 7 minuti.

giovedì 25 giugno 2009

Interview with Henry Miller Screener


"La vita dice Emerson, è fatta di cio' che l'uomo pensa tutto il giorno. Se e' cosi', allora la mia vita non e' altro che un enorme intestino. Tutto il giorno io non penso ad altro che al cibo; non solo: me lo sogno di notte. Pero' non chiedo di tornare in America, d'essere torchiato a doppia vite, di girare il bindolo. No, preferisco essere un pover'uomo in Europa"

martedì 23 giugno 2009

Henry Miller: about New York

"Quando penso a New York ho una sensazione diversa, molto diversa. New York fa' sentire anche al ricco che egli non conta nulla. New York e' fredda, scintillante crudele. Gli edifici ti dominano. C'è una specie di frenesia atomistica nell'attività; tanto piu' frenetico, tanto piu' sminuito lo spirito. Un fermento continuo, ma potrebbe benissimo avvenire in una provetta. Nessuno ne sa lo scopo. Nessuno indirizza l'energia. Stupendo. Bizzarro. Sconcertante. Una terribile spinta reattiva, ma assolutamente priva di coordinazione. Quando penso a questa citta', dove sono nato e cresciuto, questa Manhattan di cui canta Whitman, una rabbia cieca, incandescente, mi sfiora le budella. New York. Le prigioni bianche, i marciapiedi brulicanti di vermi, le fila del pane, gli spacci d'oppio costruiti come palazzi, gli sporchi ebrei che ci sytanno dentro, i lebbrosi, sicari, e sopra tutto, l'ennui, la monotonia dei volti, strade, gambe, case, grattacieli, pasti, manifesti, mestieri, delitti, amori"...
("Tropico del cancro")

martedì 9 giugno 2009

La profezia di Lucio Urtubia/Biografilm 2008

Lucio Urtubia aveva previsto tutto...Lucio come Clint Eastwood e Sidney Lumet, quelli della "Vecchia Scuola", coloro che vedono le cose con largo anticipo, quelli slegati dalle logiche del potere e del pensiero unico dominante...Clint in "Gran Torino" ci da' una lezione di come le conquiste si ottengano passo dopo passo, con fatica, come la progressicva fiducia verso la neo insediata comunita' coreana, spaccata in 2 tra tradizionalistmo da un lato e gangismo da quartiere dall'altro. Lo stesso Clint, che aveva fatto la Guerra in Corea e odiava i Musi Gialli, una recitazione di grugniti e primissimi piani, poche espressioni, poche parole, una lenta ma progressiva uscita da uno stato di mutismo solipsista, alla ricerca di se', ma anche di una famiglia vera. Clint ritrova la "tradizione" nella nuova Comunita' Coreana, donando la propria vita ai "Nuovi Amici", spezzando il cordone ombelicale con figli e nipoti, che da lui si aspettano nient'altro che una ricca eredita'...Lumet a 83 anni realizza il bellissimo "Onora il Padre e la Madre". E Lucio? A parte il bellissimo documentario, vincitore anche di un premio al Biografilm, mi rilascia un intervista di 10 minuti; l'anarchico Lucio aveva capito tutto di Berlusconi...vedere per credere!!!!!!!!A un anno esatto di distanza da quella intervista "El Pais" pubblichera' alcune foto del "Pagliaccio Berlusconi"- cosi' Lucio lo ha ribatezzato-. Gli Spagnoli hanno le palle, o forse sono semplicemente piu' liberi....Onore alla Vecchia Scuola!!!

Biografilm ospita sabato 14 giugno alle 20.00 in Sala Lumière 2 il film che incarna la ribellione, intesa come lotta al Potere: Lucio di Aitor Arregi, e José Mari Goenaga, ovvero la rocambolesca e incredibilmente vera storia del più grande falsario di tutti i tempi, Lucio Urtubia.Un personaggio incredibile, l’uomo che ha truffato una delle banche più potenti del mondo e ha continuato a fare il muratore senza perdere nemmeno un giorno di lavoro dichiarando in tutta tranquillità:

"I ladri sono le banche. Noi, la sola cosa che cerchiamo di fare è quella di ristabilire un po' di equilibrio ". Un affascinante anarchico che continua a stupire e che sarà ospite di Biografilm Festival per incontrare il pubblico prima della proiezione.

biografilm 2009

KILLERS OF THE FLOWER MOON, dubbi, qualche perplessità? 2 battute su #killersoftheflowermoon

"In queste settimane, un film proiettato nelle sale cinematografiche ha scatenato una sorta di guerra di opinioni, ancor più ridicola ...