giovedì 27 dicembre 2007

INTRAPPOLATI all' HOTEL EXCELSIOR










Il senso di soffocamento che l'Excelsior by night ci ha dato è stato impressionante. Alex ha retto alla grande, a parte un piccolo attacco di panico. Invece io, appena arrivato ai piani alti mi sono visto materializzate le sequenze di Shining di Kubrik e ho temuto per la nostra incolumità. Ho visto le gemelline lungo il corridoio dell'Excelsior. Mi hanno invitato a giocare e incredibile, mi hanno chiamato con il mio secondo nome- Danny. Molti amici del basket, sport che ho praticato per anni mi chiamavano Danny, per la mia somiglianza con il giocatore dei Celtics "Danny Ainge". E anche questo è un fatto non trascurabile. Ho comunque resistito e non ho esitato un attimo a sfilare dal mio taschino la mia minicamera filmando il tutto alla mia realmaniera. Incredibile. La mia telecamera è in grado di dare voce e immagine alle mie sensazioni. Che sia un predestinato?




venerdì 21 dicembre 2007

Claudio G.Fava- parte 2

La seconda parte della intervista a Claudio G. Fava, verte sulla situazione politica di questo malandato Paese. Fava in reltà non sembra troppo preoccupato. Ogni Paese soffre ciclicamente di corsi e ricorsi storici. Sarà! Certo che se andiamo a leggere i quotidiani anglosassoni- Times, The Economist- la situazione non è delle più rosee.
E voi cosa ne pensate? Paese in declino. Siamo tutti d'accordo, ma con delle sfumature differenti.
1) Paese in soft landing (atterraggio morbido): la classe politica gestisce con furbizia il nostro declino.
2) Paese in caduta libera
3) Paese che piano piano si riprenderà
4) nessuna di tutte queste
INTANTO GODIAMOCI L'INTERVISTA AL MAESTRO!

martedì 11 dicembre 2007

Dove finisce la realtà e dove inizia la messa in scena?


David Cronenberg, uno dei più grandi registi della storia del cinema, affermava fino a non molto tempo fà, che il primo modo per conoscere e capire un Paese, è analizzarne la TV, meglio ancora la pubblicità, che influenza e molto spesso determina i nostri comportamenti consumistici.
Feurerbach, filosofo tedesco dell' 800, è passato alla storia con una massima, che ha anticipato i nostri tempi:"L'uomo è ciò che mangia".
Da questo sillogismo ne deriva una conclusione che è stata teorizzata anche da altri filosofi e sociologi, in "L'uomo è ciò che consuma". Non ci si scappa. E' proprio così. Siamo quello che consumiamo, almeno nella società occidentale. Torniamo a Croneneberg Noi italiani chi siamo e cosa consumiamo? Stando alle indicazioni pubblicitarie, i nostri consumi non dovrebbero essere variati di molto da quelli di 20 anni fà, visto che la pubblicità è più o meno la stessa, anche per le resistenze al cambiamento del sistema politico-vedi anche conflitto d'interessi- che disegna le traiettorie in cui tutti noi dobbiamo muoverci.
Non c'è più innovazione pubblicitaria dal Carosello-figlio del boom economico-in poi, a parte qualche rara eccezione come Oliviero Toscani che ora lavora molto con l'estero. E se la politica in Italia è conservatrice e gestionale, così la Pubblicità segue lo schema rassicurante-conservatore del Mulino Bianco, che ha molte attinenze con quella dell'8 per mille alla Chiesa Cattolica e con il già datato Ciclone di Pieraccioni. Immagini rassicuranti, fatte apposta per non pensare, per non capire, e il successo al botteghino o nelle vetrine dei supermercati, oltre che nelle casse della chiesa, è assicurato. Ma questa eccesso di buonismo dell'Italian way of life, che ricorda certi film americani degli anni 40 come la "Vita è meravigliosa" di Frank Capra, che attinenze ha con la vita reale? Ben poco! Se avessi 15 anni, vivessi in periferia, con mio padre spesso ubriaco, e mia madre esaurita, di fronte alla pubblicità del Mulino Bianco, diventerei anch'io un vandalo, perchè se questa è la vera vita, ne denoterei di essere proprio sfigato. Un po' come è avvenuto per i primi albanesi che credevano di arrvare nell'isola di Bengodi e si sono trovati in cattività nel nostro Paese e hanno iniziato a delinquere. Siamo proprio tutti albanesi di fronte alla pubblicità. Senza offesa agli albanesi.
Un grande innovatore- uno dei pochissimi- almeno a livello pubblicitario, è udite udite, Lapo Elkiann. Il siparietto tra lui e Lucci-Le Iene- gli ha sicuramente aumentato le vendite dei suoi occhiali (1007 euro il pezzo), ha creato un onda lunga con il fattaccio del travestito, ha ridisegnato i confini in cui possono muoversi figli di papà del Belpaese. A loro tutto è ormai concesso e poi se l'ha fatto Lapo? Non che fossero prima del caso Lapo, avari di possibilità trasgressive, ma ora hanno una giustificazione in più.
La grandezza di Lapo-Lucci stà nell'aver ribaltato ogni dispositivo di comprensione dell'evento. E 'difficile capire se Lucci e Lapo l'abbiano concordata l'intervista. Lapo sembrava onestamente troppo preparato, quasi se il regista occulto Lucci gli avesse suggerito "Sarà un mondo nuovo, un mondo è per generare un sogno". E lo scoop è presto fatto.
QUETSA E' UNA DELLE PAGINE PIU' CRIPTICHE DELLA TELEVISIONE ITALIANA DOPO LO SCHIAFFO SGARBI-D'AGOSTINO ALL'ISTRUTTORIA DI FERRARA del 91.

KILLERS OF THE FLOWER MOON, dubbi, qualche perplessità? 2 battute su #killersoftheflowermoon

"In queste settimane, un film proiettato nelle sale cinematografiche ha scatenato una sorta di guerra di opinioni, ancor più ridicola ...