
Tutti i critici della blogsfera a parlare di questa presunta Morte a Venezia. Noi atypici, come sempre, fuori dal coro. In primis non abbiamo nulla in contrario verso grandi artisti come De Oliveira, Monicelli, ecc. E in secondo luogo pensiamo che l'astuto Muller abbia voluto concentrare tutte le vecchie cariatidi in questa edizione, per avere poi il campo libero nei prossimi 3 anni, aspettando i vari Sorrentino e Garrone e altri 40enni. Se lo aupica anche il bravo critico siciliano Gregorio Napoli- ospite fisso da Marzullo- che fà un sintesi dei primi 5 giorni di Festival, di cui ha apprezzato solo il 20% dei films. Gregorio ci parlerà anche del suo rapporto con Ciprì e Maresco. Stay Tuned!
9 commenti:
Bravo Walter e bravo Napoli (non lo conoscevo)! Molto bella...mi avete fatto venire voglia di rivedere "Lo zio di Brooklyn", che all'epoca mi appassionò...certo è che in un anno escono al massimo una ventina di film veramente da non perdere e di questi meno della metà viene poi distribuito in Italia...figuriamoci in un singolo festival...bene che vada si vedono tre film capolavoro, certon non di più...proprio per questo è importante recuperare anche i film passati...ma sembra che a nessuno freghi nulla...
Bentornato Zone e come sempre efficace. Come non darti torto, quest'anno hanno anche restaurato un po' di film italiani, ma non ci sono grandi retrospettive come negli anni passati...il problema è riuscire a vedere non tanto dei capolavori, ma almeno dei buoni film...
PS: il ritorno di Cagliostro è fichisssimo!
Anch'io adoro Cagliostro, verrebbe da chiedersi se questi films di C&M vennero selezionati a Venezia o Cannes quando uscirono? Bella intervista.
Girerei la domanda al più esperto Zone, che sicuramente è più informato di me. "Il Ritorno di Cagliostro" è un gran film, come del resto la maggior parte delle cose di Ciprì e Maresco. L'intervista è efficace grazie alla disponibilità del bravo critico palermitano.
L'"evento" di quest'anno è "Yuppidu", figuratevi ....
Ottima intervista/conversazione totale sul cinema : registi, attori, testi, il rapporto tra la critica e gli autori, il nuovo cinema italiano, il mercato dei festival ... tutto in 5 minuti.
Grazie Mr Bufalo, un bravo al nostro critico Gregorio Napoli!
Cavolo Cagliostro l'ho perso (però ce l'ho in casa...eh eh eh)...a breve metto una piacevole pezza...
Per quanto riguarda "Lo zio di Brooklyn" non ebbe una gran carriera ai festival e ricordo la critica nettamente divisa, "ovviamente" prevalevano i commenti negativi
Cagliostro= divertimento assicurato e buona visione...a me è piaciuto più dello Zio di Brooklyn che rimane una opera interessante, ma troppo vicino al cinico TV...Cagliostro è anche molto materia da cinefili!
Mi piace l'idea dell'astuto Muller concentrando le vecchie cariatidi per avere poi campo libero.
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