Percorsi alternativi e atipici di produzioni video: video biografie, interviste, docu-fiction, mockumentary e servizi video giornalistici ma soprattutto un grande AMORE per il CINEMA!
lunedì 3 dicembre 2012
venerdì 12 ottobre 2012
Marco Giusti (Festival di Venezia 2012)
Marco Giusti (Grosseto, 1953) è un critico cinematografico, autore televisivo, regista e studioso di cinema italiano.
Ha realizzato diversi programmi televisivi, tra cui Blob, Blobcartoon, Fuori orario, La situazione comica, Carosello, Scirocco, Orgoglio coatto, Fenomeni, Matinée, Soirée, Cocktail d'amore, Stracult e Base Luna.
Nel 1996 ha curato la mostra su Carosello per la Triennale di Milano, nel 2004 la retrospettiva Italian kings of the B's - Storia segreta del cinema italiano per la Mostra del cinema di Venezia, per la quale cura anche, nel 2007, la rassegna sul western all'italiana e nel 2010 la retrospettiva La situazione comica.
Tra i numerosi saggi da lui scritti si ricordano quelli dedicati alla storia di Carosello e le biografie di Moana Pozzi, Stan Laurel e Oliver Hardy, Roberto Benigni e Totò.
Collabora da molti anni con L'Espresso e Il Manifesto.
È genero dell'ex ministro repubblicano Oscar Mammì[1], avendone sposato la figlia Alessandra, critica cinematografica de L'Espresso.
Tinto Brass, sculacciano la Varzi
mercoledì 3 ottobre 2012
Janis, Joni e Joan spettacolo teatrale di e con Eleonora Massa
Ecco l'ennesina ottima scelta del Direttore Artistico del Costarena, Graziano Ferrari ...
domenica 30 settembre 2012
domenica 23 settembre 2012
venerdì 21 settembre 2012
SUI BODYGUARDS E GLI ANGOLISTI
Ma il Festival non è solo luogo di incontro tra fans e vips, o tra angolisti e stars, starlette e cazzate varie. E' anche un punto di incontro tra umanità variegate, le più disparate, le più disperate. Nel mare magnum del Festival all'angolo dei vips, ci sono coloro che garantiscono la sicurezza o meglio "giustificano" un recinzione tra la stalla dove alloggiano
"gli angolisti" e il Red Carpet, dove sfilano le Stars. Il Body guard fa da tramite tra questi 2 mondi, è il Caronte del 21 esimo secolo, traghetta/conduce il "Parco Buoi" verso la Luce Divina e tutti si illuminano di "luce riflessa", anche i Body guards. Ma gli "Angolisti" sono un popolo ormai incontentabile; la foto basterà ad accontentare le affamate mandibole di questi "antieroi"? E l'autografo? Loro li vogliono toccare, guardare fissi negli occhi, scannerizzare lo loro mente, vogliono capire e carpire. L'angolista della Vecchia Scuola come Alessandro Cocco è forse ormai superato da un angolista più cinico, nichilista, più giovane, ma soprattutto più tecnologico. Ramon è sud americano, Ramon ha ereditato dalla zia deceduta in uno scontro automobilistico. Ramon è felice, Ramon è avanti! Lo vedo al Festival scattare delle foto, stamparle e poi farsi fare un autografo e ovviamente pagare la mazzetta al bodyguard! CHE SIA L'ERA DEL CYBER/ANGOLISTA!
venerdì 14 settembre 2012
Il Principe Carlo Giovannelli ci parla del suo amore per Gina Lollobrigida
Un paio di viaggi insieme di cui uno nelle Filippine-il Principe ci ricorda quanto Gina la divina fosse popolare anche nell'arcipelago asiatico-un altro viaggetto in Sud Africa!
E il principe cosa pensa del cinema italiano?
Il 29 settembre 1668, a seguito dell'acquisto di un latifondo nel bergamasco, furono innalzati dal Senato veneziano alla dignità comitale, con i predicati di Morengo e Carpenedo; il 27 dicembre di quello stesso anno, invece, a seguito del versamento della somma dei 100.000 ducati previsti per l'ascrizione al corpo patrizio veneziano, un decreto del Senato concesse ai membri di questo casato di accedere al Maggior Consiglio.
mercoledì 12 settembre 2012
Non solo Daniele Ciprì al Festival di Venezia 2012...ma anche un ricordo a Gregorio Napoli
lunedì 10 settembre 2012
Lovi Poe -Venice Film Festival 2012- and a special thank to ATYPICALMOVIE
The international festivals in Venice, Berlin and Cannes are considered the top three.
(Aunor recalls that she made it to the premiere of Lino Brocka’s “Bona,” which was exhibited in the Directors’ Fortnight section of Cannes in 1981. Scriptwriter Ricky Lee also says Aunor attended the Moscow fest where “Himala” was screened in 1983, and the Cairo fest in 1996, where she won best actress for Joel Lamangan’s “The
Cabral revealed that she had a complete wardrobe prepared—red-carpet gown by Mitch Desunia; cocktail dresses by Megan Pillos; everyday wear by Anne Garcia; awards night gown by Cebu-based designer Harvey Cenit.
Poe picked clothes from the collections of Ezra for the press con and Cary Santiago for the awards night.
venerdì 7 settembre 2012
La grande fuga di Lino Toffolo
per un decennio, interpreta molti film di successo. Degne di nota, tra l'altro, le sue partecipazioni in film di Monicelli (Brancaleone alle crociate, 1970), Festa Campanile (Quando le donne avevano la coda, 1970; Il merlo maschio, 1971; Quando le donne persero la coda, 1972; L'emigrante, 1973), De Bosio (La Betìa ovvero in amore, per ogni gaudenza, ci vuole sofferenza, 1971), Samperi (Un'anguilla da trecento milioni, 1971; Beati i ricchi, 1972; Peccato veniale, 1974; Sturmtruppen, 1976), Celentano (Yuppi du, 1975), Mogherini (Culastrisce nobile veneziano, 1976) e Risi (Telefoni bianchi, 1976).
L'ultima sua interpretazione cinematografica è nel film satirico Scherzi da prete diretto nel 1978 da Pier Francesco Pingitore, dove Toffolo dà il volto e soprattutto la voce al personaggio di Monsignor Cassola, vescovo da cui dipende la parrocchia dell'irrequieto sacerdote don Tarquinio, interpretato da Pippo Franco.
La televisione [modifica]
La popolarità di Lino Toffolo deve molto anche al piccolo schermo, dove ha cominciato ad apparire verso il finire degli anni sessanta in programmi di intrattenimento. È stato, tra l'altro, a fianco di Alighiero Noschese nella Canzonissima del 1971. Ha inoltre interpretato sigle di programmi televisivi, tra le quali ricordiamo, oltre la citata Johnny Bassotto, anche Lancillotto 008 nel 1980. Nel 1986 Toffolo è stato nel cast di Un fantastico tragico venerdì, condotto dall'attore Paolo Villaggio e da molti altri, e trasmesso su Rete 4.
Dal 7 settembre 1987 Lino Toffolo ha preso il posto di Claudio Lippi nel gioco a quiz di Canale 5 Tuttinfamiglia (produttore Margherita Caligiuri), giunto al quarto anno di trasmissione, quindi è stato confermato anche per il quinto ed ultimo anno, e il quiz fu ripreso dal 19 settembre 1988. Nel 1989 ha affiancato Gino Rivieccio nella conduzione del gioco a quiz Casa mia (produttore Margherita Caligiuri). Successivamente appare nelle due serie di Dio vede e provvede (1997 e 1998) e nelle fiction con Lino Banfi Scusate il disturbo (2009) e Tutti i padri di Maria (2010), mentre nel 2007 partecipa al programma Stiamo lavorando per noi condotto da Cochi e Renato.
Il teatro [modifica]
Nel 1993 Lino Toffolo torna a calcare le scene, interpretando la commedia Tonin bela grazia di Goldoni nell'allestimento del Teatro Stabile di Trieste, con cui ottiene un lusinghiero successo che lo spinge a cimentarsi in altri generi, come l'operetta, con Il pipistrello di Johann Strauss nel 1997, diretto da Gianfranco de Bosio, e con Al Cavallino Bianco di Ralph Benatzky nel 2002 per la regia di Gino Landi. Sarà anche voce recitante in Pierino e il lupo di Sergei Prokofiev nel 2000, ed in Histoire du soldat di Igor Stravinski nel 2002, di cui cura anche la regia. È anche autore di alcune commedie, tra cui Gelati caldi, Fisimat e Lei chi è (2011)
L'esordio alla regia: Nuvole di vetro [modifica]
Nei primi mesi del 2006 Lino Toffolo presenta il suo film Nuvole di vetro, da lui scritto, diretto ed interpretato, i cui dialoghi sono interamente in lingua veneta. Esordisce così nella regia cinematografica con un'opera che ha riscosso i consensi di buona parte della critica[1][2].
giovedì 6 settembre 2012
Incontri ATYPICI: Marco Giusti al Festival di Venezia 2012
Marco Giusti (Grosseto, 1953) è un critico cinematografico, autore televisivo, regista e studioso di cinema italiano.
Ha realizzato diversi programmi televisivi, tra cui Blob, Blobcartoon, Fuori orario, La situazione comica, Carosello, Scirocco, Orgoglio coatto, Fenomeni, Matinée, Soirée, Cocktail d'amore, Stracult e Base Luna.
Nel 1996 ha curato la mostra su Carosello per la Triennale di Milano, nel 2004 la retrospettiva Italian kings of the B's - Storia segreta del cinema italiano per la Mostra del cinema di Venezia, per la quale cura anche, nel 2007, la rassegna sul western all'italiana e nel 2010 la retrospettiva La situazione comica.
Tra i numerosi saggi da lui scritti si ricordano quelli dedicati alla storia di Carosello e le biografie di Moana Pozzi, Stan Laurel e Oliver Hardy, Roberto Benigni e Totò.
Collabora da molti anni con L'Espresso e Il Manifesto.
È genero dell'ex ministro repubblicano Oscar Mammì[1], avendone sposato la figlia Alessandra, critica cinematografica de L'Espresso.
Walter Magnifico e walterino
lunedì 3 settembre 2012
Valter Scoccia
domenica 2 settembre 2012
James Ellroy a Bologna per la presentazione di "Il sangue è randagio"
L’America non è mai stata innocente. Abbiamo perso la verginità sulla nave durante il viaggio di andata e ci siamo guardati indietro senza alcun rimpianto.
Penso che John Fitzgerald Kennedy fosse un uomo politico, uno statista un po' di serie B e che Robert Kennedy fosse il più grande combattente contro il crimine che sia mai vissuto.
Tutto quello che mi resta è la volontà di ricordare. Non c'è più il tempo: solo sogni febbrili. Mi sveglio con un senso d'ansia; ho paura di dimenticare.
Il temporale era cominciato poco prima di mezzanotte e aveva spazzato via il concerto dei clacson e tutto il frastuono che normalmente annuncia l'anno nuovo sulla Strip. Nella sottostazione di West Hollywood, il 1950 si era presentato sotto forma di un'ondata di appelli urgenti, ciascuno dei queli seguito dall'intervento di ambulanze e altri automezzi.
Credo che Martin Luther King sia stato il più grande uomo americano del ventesimo secolo, lo ammiro moltissimo.
Non credo che l'assassinio di Kennedy sia stata una cospirazione vera e propria, quanto piuttosto un piano consensuale ad altissimo livello: i vari poteri costituiti - il governo, la mafia - hanno capito che sarebbe stato meglio per il Paese usare un personaggio come Lee Harvey Oswald in qualità di capro espiatorio, evitando di dare in pasto agli americani un boccone di carne avariata e marcia che non sarebbero stati certo in grado di mandar giù e di digerire. Ma la gente sa cosa è successo, e l'ombra di quell'evento incombe ancora su tutta l'America.
Marco Giusti, il critico innovatore di linguaggio tipo "Stracult"
sabato 1 settembre 2012
Alessandro Cocco, il vero re degli angolisti catodici, nonchè recordman delle ospitate televisive- 28328 per la precisione-
Oggi Cocco è conosciuto sia dai produttori di Rai che di Mediaset, dai registi, e soprattutto dai telespettatori, in tutta Italia ma anche all’estero. “Gli autori hanno molto importanza sono loro che fanno i programmi” aggiunge
“In ogni paese che vado all’estero parecchia gente mi riconosce;ad esempio dovevo andare ospite in una tv cilena e praticamente poi non ho potuto andare per un problema di passaporto. In Germania e a Parigi mi hanno riconosciuto”
”Per me non fa alcuna differenza andare ospite in studio a un programma di una tv grande tipo quello di Celentano o quello di una tv locale, tra Rockpolitick e Festa in piazza ho scelto il programma di Antenna3. Ogni giovedì e ogni domenica sera sono ospite fisso nello studio1. Considero la Tv fondata da Renzo Villa come una grande famiglia, ad esempio ero molto amico oltre che di Enzo Gatta anche di Beppe Recchia, lui addirittura quando c’era un programma di Zuzzurro e Gaspare, mi ha fatto mettere giù un lettino negli studi di Antenna3 invitandomi goliardicamente a pernottare.”
Dandy Bestia o Fabio Testoni o mr Skiantos?
venerdì 31 agosto 2012
Wunderkammer presenta: "Il Volo del violino"
giovedì 30 agosto 2012
E fu la volta di Todd Solondz!!!
Questi stessi temi vengono portati avanti nel meno riuscito Storytelling (2001), diviso in due episodi poco organici ambientati in un mondo di adolescenti sfruttati sessualmente ed eticamente. Nel film Palindromes (2004), Solondz narra il desiderio di rimanere incinta di una dodicenne dal nome palindromo (Aviva), interpretata (come in Quell'oscuro oggetto del desiderio di Buñuel) da attori fisicamente diversissimi tra loro: quattro ragazzine, un ragazzo dodicenne, una bambina di sei anni e due donne adulte, come a voler ritrarre tutti i volti di un'America grottesca in decomposizione.
Torna al cinema con Perdona e dimentica nel 2009, esattamente dieci anni dopoHappinessper aggiornarci sullo stato di salute della famiglia Jordan, più che mai a pezzi.
Alla 68. Mostra del Cinema di Venezia (2011) presenta invece Dark Horse, storia di un atipico innamoramento tra due giovani con la sindrome di Peter Pan (lui colleziona giocattoli, lei è considerata la pecora nera della famiglia), in difficoltà nella fasi di superamento dell'adolescenza.
Che fine ha fatto Tinto Brass?
martedì 28 agosto 2012
C'era una volta Mario Monicelli
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
domenica 19 agosto 2012
Patrizia Pellegrino è ancora una bella gnocca! Wow
Riesumata dall'Isola dei famosi è tornata a far parlare di sè, ma questo, almeno per noi atypici, non è importante. La Pellegrino è soprattutto un idolo per le geneazioni di 35-40 enni cresciuti a Pane e "Blitz". Ha deliziosamente accompagnato i nostri primi momenti di intimità. E questo non è poco. Il Meganoide- un amico da me così ribattezzato per la sua passione per Daitarn e Goldrake- aveva una immensa collezione di giornaletti , che sotto pressione della madre- una specie di Signora Rottermayer- fu costretto a nascondere. Ma dove? Il Meganoide simulò di gettare i giornaletti nella spazzatura, poi tornò sui suoi passi e sotterrò questo ben di Dio in un
PS: nella foto è ritratto il Meganoide, a cosa stia pensando non è dato sapere, cosa stia facendo non è dato sapere? Forse sta pensando proprio a Patrizia P., a quel numero meraviglioso con la disinvolta soubrette in copertina?
Amanda Sandrelli vs Quentin Tarantino
L'investitura di Marco Muller come direttore del Film Festival di Venezia, sembra sia stata una delle poche e ultime genialate di Vittorio Sgarbi, allora sottosegretario alla cultura nel Governo Berlusconi. L'idea del "Tarantino testimonial" negli ultimi Festival al Lido, è un'idea di Marco Muller. 3 uomini, 3 semplici (si fà per dire) passaggi, per rivalutare un festival entrato in crisi. Crisi di idee da eccesso di politicizzazione e nepotismo.
Tarantino si porta con sè esperienze e percorsi cinefili imprevedibili, mai scontati, unici, forse irripetibili, in sintonia con l'idea di cinema che ha il bravo Muller. Così, grazie ai 2, il cinema italiano di genere (bellissimo) è stato rivalutato (quest'anno è stata la volta del Western). E poi è stata aperta anche una importante finestra sul cinema asiatico per troppo tempo lasciato ai margini. Ma attenzione, che ci sia un prezzo da pagare come in tutte le buone azioni? Ne hanno soprattutto guadagnato il Festival in termini di prestigio ed il pubblico in termini di qualità e differenziazione dell'offerta. E Tarantino? L'eccessivo orientamento al marketing del Maestro di Knoxville, che negli ultimi 2 suoi films, ha deciso di fare un'operazione sul cinema e per il cinema, aprendosi all'Oriente con Kill Bill (il film è buono) e omaggiando il cinema Exploitation Low cost degli anni 70 (quello senza effetti speciali) con l'operazione Grindhouse (riuscita forse solo a metà), porta dentro di sè una riduzione dell'immaginario filmico del Maestro.
Tarantino ha perso la freschezza dei primi 2 capolavori assoluti (anche Jackie Brown) e se lì le citazioni e gli omaggi erano inseriti all'interno di una idea di Pulp tutta sua e assolutamente originale, con Grindhouse gli omaggi e le citazioni fanno e sono il film, ma non sono al servizio di un grande idea. Amanda Sandrelli (figlia di Stefania e in aperta polemica con Tarantino), incontrata per caso sull'autobus, se ne è accorta e c'è l'ha detto serenamente davanti alla camera. Certo che difendere il cinema italiano di oggi, salvo qualche rara eccezione (Sorrentino, Garrone e pochi altri) a me sembra imbarazzante e privo di senso.
La polemica sulla qualità del cinema italiano, innescata da Tarantino, e raccolta da Stefania Sandrelli, continua....
Prossimamente il parere di Pasquale Squitieri.
voi cosa ne pensate?
martedì 31 luglio 2012
Ten Teatro presenta: "L'avaro" di Carlo Goldoni
regia: Graziano Ferrari
lettrice: Giuliana Nanni
scenografie: Maurizio Tonelli
luci: Paola Perrone
trucchi: Jessica Ciaffaraffà
con:
Don Ambrogio: Armando Bonaldi
Il conte Filiberto dell'Isola: Massimiliano Messeri
Don Fernando: Francesco Cavaliere
Don Eugenia: Elena Poletti
Il Cavaliere Costanzo degli Alberi: Nicola Gaddoni
Cecchino e suggeritore: Maurizio Tonelli
lunedì 30 luglio 2012
Continuum il nuovo romanzo di Gianfranco Nerozzi
Nella cripta di una chiesa sconsacrata, vengono ritrovati i cadaveri di cinque uomini. Le vittime sono state crocifisse e, all'interno della loro bocca, sono state inserite alcune larve di vespa. Un macabro rituale o uno spietato regolamento di conti, dato che quegli uomini erano potenti criminali della zona? È questa la domanda che tormenta il commissario Francesco Negronero, cui viene messa a disposizione una squadra speciale alle sue dirette dipendenze per risolvere il caso. L'unico indizio, però, è un altro terribile atto di sangue, avvenuto in Sicilia quasi trent'anni prima: il massacro di un'intera famiglia mafiosa, diventata famosa come la "Strage di San Valentino".
giovedì 17 maggio 2012
DANTE, UOMO DI STRADA: "L'EROTICO ERETICO" al Biografilm Festival 2012
Questo film racconta una parte, 14 anni, di una parte della vita di Dante Casagrande; "una vita al massimo, o meglio ancora, come direbbe il suo ex compagno di scuola e amico Vasco Rossi , una vita spericolata". La telecamera di Walter Ciusa lo ha seguito per 14 anni, il materiale cumulato nel tempo era cospicuo, sono stati fatti tagli, permutate immagini, e montato il tutto per rendere l'essenza del personaggio. Senza obbedire ad un criterio cronologico. Dentro il film ci sono i suoi comportamenti, i suoi gesti, le sue frasi ripetute negli anni, ci sono gli episodi salienti. Casagrande che gira ubriaco in notturna e sotto i portici con la bottiglia di vino in mano, imprecando contro il mondo e interrogandosi sul significato della propria arte: "Le opere d'arte sono come i figli, a 20 anni se ne devono andare" Poi nel tempo iniziano i momenti difficili, Casagrande è solo, senza amici; o vediamo di nuovo completamente ubriaco, in una stanza assegnatagli dai servizi sociali dove realizza sculture astratte, e come piu' volte ha ribadito il Nostro "rappresenta MUTANDE IN SITUAZIONE", spesso cercando la provocazione. Casagrande- purtroppo ancora non tutti sanno-, è universalmente riconosciuto come" L'Artista delle Mutande".
BIOGRAFILM FESTIVAL: "Anteprima Internazionale"
domenica 17 giugno ore 22.00 Cinema Odeon
RASSEGNA STAMPA:
Corriere della sera bis
Resto del Carlino
Resto del Carlino bis
Il Fatto Quotidiano
KILLERS OF THE FLOWER MOON, dubbi, qualche perplessità? 2 battute su #killersoftheflowermoon
"In queste settimane, un film proiettato nelle sale cinematografiche ha scatenato una sorta di guerra di opinioni, ancor più ridicola ...
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Festival di Venezia 2007 . Mi trovo insieme ad Alex Zanotti ed al Bufalo in uno spazio adiacente al bar dell' Hotel Excelsior , uno ...
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Giornata di chiusura del Festival , questa volta in compagnia dell'amico psicologo- sassofonista Stefano Scippa . Arriviamo alle...
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Giornata di chiusura del Festival , questa volta in compagnia dell'amico psicologo- sassofonista Stefano Scippa . Arriviamo alle 15 qua...