Morte a Venezia o semplice Eutanasia? Sono ancora i fantasmi di Bellocchio e di Luchino Visconti ad aleggiare incontrastati sul Festival.
Semplice Eutanasia almeno per i 3 buoni films italiani in concorso. Questo il parere di Mr Hollywood Party, al secolo Alberto Crespi, che di questa edizione griffata "Hana & Barbera", salva ben poco, soprattutto tra i films in concorso: Storie della regista iraniana....il sempre eccellente Konchalosky, e come anticipato, i 3 films italiani.
E' quindi lecito interrogarsi sul senso di tenere in piedi un baraccone così costoso, per godersi una manciata di films sui 70-80 in programmazione.
Di questo passo l'Hotel Excelsior, luogo di peregrinaggio cinefilo e simbolo del Festival, vedrà lo scorrere del sangue nei propri corridoi, il neo Overlook Shinig Hotel nato sulle ceneri dell'Excelsior, sarà la nuova Cattedrale su cui porre le fondamenta per qualcosa di veramente nuovo. Ci aveva provato Marco Muller, e in parte vi era riuscito, grazie alla strabiliante operazione sui "generi(s) con la benedizione di Quentin Tarantino; sta invece clamorosamente fallendo Barbera.
Allora perchè non aprire, proprio al Festival, una sezione dedicata interamente al seriale, visto che il Cinema Indipendente, ha abdicato il proprio ruolo di guida, soprattutto nei Festival, luoghi di gestazione di autori in cerca del grande salto. Le forze più originali, come afferma Crespi, non sono più nell'indipendente, ma nel seriale-a questo ci ero arrivato già da parecchi anni (vedi intervista con Squitieri)- ed è proprio quella componente di novità, che deve essere intercettata da chi ha un ruolo di organizzatore e selezionatore all'interno di uno dei Festival più importanti al mondo.
Semplice Eutanasia almeno per i 3 buoni films italiani in concorso. Questo il parere di Mr Hollywood Party, al secolo Alberto Crespi, che di questa edizione griffata "Hana & Barbera", salva ben poco, soprattutto tra i films in concorso: Storie della regista iraniana....il sempre eccellente Konchalosky, e come anticipato, i 3 films italiani.
E' quindi lecito interrogarsi sul senso di tenere in piedi un baraccone così costoso, per godersi una manciata di films sui 70-80 in programmazione.
Di questo passo l'Hotel Excelsior, luogo di peregrinaggio cinefilo e simbolo del Festival, vedrà lo scorrere del sangue nei propri corridoi, il neo Overlook Shinig Hotel nato sulle ceneri dell'Excelsior, sarà la nuova Cattedrale su cui porre le fondamenta per qualcosa di veramente nuovo. Ci aveva provato Marco Muller, e in parte vi era riuscito, grazie alla strabiliante operazione sui "generi(s) con la benedizione di Quentin Tarantino; sta invece clamorosamente fallendo Barbera.
Allora perchè non aprire, proprio al Festival, una sezione dedicata interamente al seriale, visto che il Cinema Indipendente, ha abdicato il proprio ruolo di guida, soprattutto nei Festival, luoghi di gestazione di autori in cerca del grande salto. Le forze più originali, come afferma Crespi, non sono più nell'indipendente, ma nel seriale-a questo ci ero arrivato già da parecchi anni (vedi intervista con Squitieri)- ed è proprio quella componente di novità, che deve essere intercettata da chi ha un ruolo di organizzatore e selezionatore all'interno di uno dei Festival più importanti al mondo.
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